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Politica

Passa alla Camera la Legge che obbliga di indicare in etichetta l’origine degli alimenti

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Il portavoce della Consulta Nazionale dell’Agricoltura Rosario Lopa ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sulla nuovo Legge approvata dalla Camera riguardante l’etichetta con l’obbligo di indicare l’origine degli alimenti.

Queste le sue parole: “Diventa legge l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti per valorizzare la produzione agroalimentare nazionale e consentire scelte di acquisto consapevoli ai consumatori contro gli inganni dei prodotti stranieri spacciati per Made in Italy,dopo il voto di fiducia alla Camera sul Decreto Semplificazioni che contiene la norma che impone l’indicazione della provenienza.

Con l’obbligo di indicare il paese d’origine del prodotto, saremo in grado di tutelare e allo stesso tempo promuovere le eccellenze italiane ma principalmente le filiera del nostro territorio.

Per vincere la sfida del mercato e garantire la qualità dei prodotti campani e nazionali, è necessario il rispetto delle regole tra produttori e trasformatori garantendo la qualità mettendo un freno all’ingresso di materie prime e prodotti di altre nazionalità nel nostro paese.

C’è ancora molto da fare ma si tratta certamente di un passo importante per garantire i consumatori, che meritano di sapere quello che mangiano e quello che acquistano.

Stiamo elaborando un progetto di promozione tutela e valorizzazione per creare un sistema di rete, attraverso l’istituzione di piattaforme telematiche e tavoli di filiera, dove aprire una concertazione tra tutti i protagonisti dei settori produttivi dell’Agroalimentare,compresi gli organismi istituzionali preposti, per garantire il rispetto delle regole e la qualità dei prodotti da nuove usurpazioni.

Cosi a margine del voto di fiducia alla Camera, sulla legge che obbliga di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, il Portavoce della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, già Delegato della Provincia di Napoli per il settore Agricolo, componente del Dipartimento Nazionale Ambiente Agroalimentare Ristorazione risorsa acqua Servizi e Turismo del MNS”.

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Caivano

CAIVANO. I Commissari pur di non riqualificare la città bloccano tutti i fondi disponibili in bilancio

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CAIVANO – Strane cose succedono in Amministrazione nel comune di Caivano sotto l’egida di Filippo Dispenza e gli altri due colleghi che formano la terna commissariale. Delibere che annullano delibere. Sul rendiconto 2023 sorgono dubbi ai commissari dopo che vengono pubblicati articoli di Minformo al punto tale da correre ai ripari facendo di nuovo i conti pur di non ammettere che la nostra testata è l’unico “organo politico” che sta dettando l’agenda dei viceprefetti sul territorio.

Dopo il nostro articolo (leggi qui) dove si parlava dell’inefficienza amministrativa nel manutenere il verde pubblico e dell’avanzo disponibile lasciato dai Commissari prefettizi con Delibera n°42 dell’8 Maggio 2024 di circa 4 milioni di euro, i quali non lasciavano alibi ai Commissari sui lavori da fare al manto stradale e alla manutenzione delle scuole, i geni della gestione amministrativa caivanese che pensano bene di fare? Con una nuova delibera – la n°48 del 16 Maggio 2024 pubblicata dopo l’articolo di Minformo – sull’Approvazione della relazione sulla gestione dello schema di rendiconto che di fatto sostituisce la vecchia, rinominando la nuova come nota integrativa, vincolano gli altri circa 4 milioni di euro, lasciando disponibile la risicata somma di € 109.767,49 e facendo risultare una somma vincolata di € 7.304.193,47 a fronte degli € 3.337.995,73 della prima delibera.

Pur di non prendersi la responsabilità di lavorare per il bene collettivo, offrire servizi mai visti in queste lande desolate, come la normale amministrazione di aggiustare, strade, sottoservizi e scuole e pur di costituirsi il solito alibi del “non ci sono soldi” vincolano circa 8 milioni di euro per eventuali emergenze. Ma ad un ente appena uscito fuori dal dissesto, che non presenta alcun debito se non quelli prodotti dalla scorsa amministrazione col solito metodo dei contenziosi, a che serve vincolare una somma così grossa togliendo la possibilità di investire somme di denaro per riqualificare il territorio?

A meno che, anche la responsabilità sulla riqualificazione delle strade, dei sottoservizi, dell’illuminazione e degli edifici scolastici, non la si voglia demandare al Commissario Straordiario Fabio Ciciliano, tutto è niente.

Altrimenti davvero non si riesce a capire il perché di questa scelta. Forse perché da quando ci sono i commissari prefettizi le cifre tra stipendi e rimborsi sono schizzati alle stelle? Ma di questo ne parleremo nel prossimo editoriale. Restate connessi.

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POLITICA

Ministro Fitto: “Il Sud la smetta di lamentarsi”

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“Basta con le lamentazioni, basta con l’idea che il Sud debba giocare all’attacco in virtù dell’idea che la migliore difesa è l’attacco. Poniamoci, invece, il problema di spendere le risorse che ci sono e di come le spendiamo, con una visione strategica e non in tanti piccoli investimenti, evitando la polverizzazione della spesa”.
Queste le parole del ministro per gli Affari Europei e il Sud, Raffaele Fitto, in apertura della terza edizione di “Verso Sud”, il forum organizzato da The European House Ambrosetti, in programma oggi e domani a Sorrento.

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POLITICA

Meloni è la Premier con più spazio nei telegiornali Rai: superati Conte e Draghi.

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Meloni è prima, nei primi 14 mesi di Governo, in quanto a Presidente del Consiglio dei Ministri con più spazio nei telegiornali Rai.
Con una media di 376,1 minuti, è davanti al secondo Governo Conte (350,6′), al primo Governo Conte (286′) e a Draghi (264,1).

L’analisi sui dati mensili è stata condotta dall‘Osservatorio di Pavia.

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